Progetto ELIAS novembre 2010
La sesta missione patavina presso lo I.O.C.C.A. (International Operation Centre for Children Asmara / Orotta Hospital) è stata archiviata lo scorso 21 novembre, 2010, con il ritorno a Padova degli ultimi medici ed infermieri che hanno partecipato ancora una volta con grande entusiasmo e dedizione alla cura dei bambini cardiopatici.
Siamo stati accompagnati dall’instancabile Alem Demoz il quale, come sempre, ha giocato un ruolo importantissimo nella organizzazione della logistica sia a Padova che ad Asmara e si è interfacciato egregiamente tra i componenti del Team italiano e la realtà eritrea, a lui entrambi ben noti.
Per il secondo anno consecutivo abbiamo avuto il piacere di avere con noi la Vice Presidente dell’Associazione “Un Cuore un Mondo – Padova”, la signora Lucia Merigliano, la quale molto si è dedicata non solo alla cura dei bambini come ex crocerossina, ma anche a supportare tutti i componenti dei team per agevolarli nella loro missione e nel mantenere i rapporti con le autorità locali.
Per problemi familiari, la Prof.ssa Milanesi non ha potuto, quest’anno, essere presente. Tuttavia, è rimasta a disposizione per contatti telefonici, per scambiare con noi importanti informazioni nel trattamento dei malati, in particolar modo per quelli con cardiopatie congenite croniche, al limite della operabilità. La Prof.ssa Milanesi è stata sostituita dalla dr.ssa Daniela Mancuso la quale, nonostante fosse alla sua prima missione in Eritrea, ha svolto un ruolo importante non solo nello screening clinico/ecocardiografico dei bambini cardiopatici (oltre 70 visite con ecocardiogramma) ma ha anche interagito in modo egregio con la dr.ssa Tzegereda, cardiologa locale, per selezionare i bambini cardiopatici e proporli per la correzione chirurgica.
In totale, in solo sei giorni, sono stati operati 12 bambini di età compresa tra un mese e 14 anni (questi si aggiungono ai 69 bambini operati nelle precedenti missioni), alcuni di questi con cardiopatie estremamente complesse ed alcuni inoltre giunti alla nostra osservazione in condizioni gravissime, al limite della operabilità. Tutti gli interventi sono stati condotti con successo senza la minima complicanza.
Un ruolo cruciale è stato interpretato dalla dr.ssa Paola Cogo, pediatra intensivista, che con tanta professionalità e dedizione ha lavorato ogni giorno, indefessamente, anche fino ad ora tarda la sera, per assistere i bambini nel delicato periodo postoperatorio in terapia intensiva. La dr.ssa Cogo si è inoltre dedicata anche a quei bimbi giunti all’ospedale in condizioni di estrema criticità prima dell’intervento, migliorando le loro condizioni critiche e riducendo così il rischio operatorio. Oltre ai pazienti operati dal nostro team, la dr.ssa Cogo si è anche dedicata alla cura di ben sei bimbi della precedente missione dei colleghi tedeschi, i quali si presentavano in condizioni ancora instabili dopo l’intervento, in terapia intensiva e post intensiva, per poterli finalmente trasferire in reparto di degenza.
La dr.ssa Tzegereda, cardiologa pediatra, come ogni anno continuerà a seguire i piccoli da noi operati alla fine della nostra missione con controlli periodici, una volta dimessi, per le loro esigenze durante la crescita.
La missione di quest’anno è stata particolarmente felice perché non solo ci ha regalato la soddisfazione di rivedere tanti bambini operati (molti anche delle precedenti missioni sono tornati a salutarci) ma anche quello di vedere che gli operatori locali crescono con tanto entusiasmo e professionalità. Il dr. Yoseph Ghidei può ormai compiere interventi minori per cardiopatie congenite senza il nostro aiuto e con il solo personale locale. In questa missione ha partecipato a tutte le 12 sedute, eseguendo come primo operatore ben quattro interventi cardiochirurgici. Lo attendiamo, assieme alla dr.ssa Amal, cardiologa pediatra, per uno stage a Padova il prossimo anno.
Amaresh Zeraye e Fetel Mesfine, rispettivamente capogruppo degli infermieri di terapia intensiva e di sala operatoria, assieme a tanti altri infermieri del loro gruppo, sono ormai anche loro una realtà consolidata. Sarà nostro piacere accogliere i capigruppo il prossimo anno a Padova per il completamento del loro training.
Il signor Robel Meshi, tecnico perfusionista che ha collaborato con il nostro team di perfusionisti alla conduzione di tutte le circolazioni extracorporee per le cardiopatie complesse a cuore aperto, ha collaborato con grande entusiasmo e sarà sicuramente in breve tempo in grado di lavorare in modo autonomo.
Molto è stata apprezzata quest’anno la visita allo I.O.C.C.A. del nuovo Ambasciatore d’Italia ad Asmara, dr. Marcello Fondi, con il quale speriamo di iniziare importanti rapporti di collaborazione a livello ministeriale.
Molto proficua inoltre la colazione di lavoro alla nostra partenza con il Ministro della Sanità in Eritrea, dr. Amina Nurhussien con la quale abbiamo gettato solide basi per il prossimo futuro sviluppo delle nostre missioni.
Un ringraziamento particolare alla dr.ssa Raffaella Bortolot, coordinatrice della Associazione “Un Cuore un Mondo – Padova”, che quest’anno purtroppo non ha potuto partecipare alla missione ad Asmara, per tutto il minuzioso e delicato lavoro svolto a Padova nella preparazione della missione in collaborazione ovviamente con il signor Alem Demoz e la sig.ra Lucia Merigliano.
Ancora un ringraziamento alla Regione Veneto che continua, attraverso il Progetto Regionale, a sponsorizzare le nostre missioni ad Asmara. La speranza è che il supporto regionale possa continuare negli anni fino alla indipendenza del Team locale.
Molti sono i progetti per il prossimo futuro: oltre a quello del training dei medici ed infermieri e tecnici della perfusione a Padova, deve essere ultimato il laboratorio di emodinamica che è una parte integrante non solo per la diagnosi delle cardiopatie congenite, ma anche in quella del trattamento con procedure trans catetere.
Un ringraziamento sentito al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova, dr. Adriano Cestrone, il quale, nonostante le ristrettezze del personale infermieristico, appoggia ogni anno la nostra missione.
Ringraziamenti devono essere inviati inoltre al dr. Giovanni Putoto, Responsabile dell’U.O. della Struttura di Formazione e Progetti Internazionali, ed ai Caposala della terapia intensiva della cardiochirurgia, Valter Favero, della pediatria, Ornella Scapolo, e della sala operatoria Sabrina Lion ed a tutti i colleghi del personale coinvolto nella missione, per aver accettato l’onere dell’extra lavoro durante l’assenza dei colleghi. Un grazie ancora alla sig.ra Anna Maria Costa per tutto il lavoro svolto a Padova nella collaborazione alla coordinazione del nostro progetto.
Ovvio che senza la visione e l’appoggio incondizionato del Presidente dell’Associazione “Un Cuore un Mondo – Padova” Ing. Walter Cadorin e di tutto il Direttivo dell’Associazione, che da ben sei anni sostiene la nostra missione “Progetto Elias”, le nostre missioni in Eritrea non sarebbero state possibili.
A tutti tanti Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, da parte nostra e dal Direttivo dell’Associazione.