RELAZIONE 2008
Anche per il 2008 la missione umanitaria Elias è stata completata.
Quest’anno vi sono state alcune importanti novità. Prima fra tutte il fatto che la nostra missione è stata fatta propria dalla Regione Veneto, nell’ambito dei progetti di iniziativa diretta per la cooperazione decentrata con il titolo “Cooperazione con l’Ospedale Orotta di Asmara, per la prevenzione e cura delle cardiopatie congenite ed acquisite nell’infanzia” e finanziata con la somma di € 80.000,00.
Il contributo dell’Associazione “Un Cuore Un Mondo- Padova” Onlus, dell’Università di Padova e della ditta SIDEM s.p.a. sono stati comunque necessari per il finanziamento di alcune voci di capitolo, che non potevano essere coperte dai finanziamenti regionali, quali l’invio ad Asmara di un tecnico specializzato (e del materiale necessario), che ha rimesso in perfetta funzione i tre ecocardiografi che abbiamo via via donato alla Cardiologia Pediatrica dell’Orotta Hospital, e la presenza, durante la missione “chirurgica” di novembre, della Signora Lucia Mussolin Merigliano, Vicepresidente dell’Associazione, che è stata un punto fondamentale di riferimento e coesione per tutti i partecipanti ed un importante aiuto per la cura quotidiana dei piccoli pazienti ricoverati per l’intervento.
Altra importante novità, il fatto che, grazie alla segnalazione di un gruppo di tecnici della ditta Philips, agli inizi dell’anno è stato fatto il recupero conservativo delle attrezzature di un laboratorio di emodinamica dismesso presso l’Ospedale di Siena ed inviato successivamente ad Asmara. Qui, con un certo ritardo, ma comunque entro fine d’anno, il piccolo Ospedale International Operation Centre for Children-Asmara ( I.O.C.C.A.) attrezzato per la cardiochirurgia pediatrica e per le cure intensive e semi-intensive post operatorie, sarà ampliata con la costruzione degli ambienti per il laboratorio di emodinamica; i lavori sono in corso e la “casetta” è già arrivata al tetto. Le autorità Eritree ed il direttore dei lavori, Ing. Girmay assicurano che tutto sarà pronto, impianti elettrici compresi, entro dicembre.
Riassumendo ora le attività della Missione relativa al Progetto Elias 2008, essa si è composta di tre diversi momenti.
In Aprile, dal 09 al 16 Alem Demoz ed il Sig Enzo Soleti, tecnico della Philips, si sono recati all’Orotta Hospital per rimettere in funzione il più recente degli ecocardiografi, il Sonos 5500 dono della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che era rimasto danneggiato per gli sbalzi di corrente. Durante quella settimana hanno provveduto anche ad un revisione delle altre due apparecchiature ecocardiografiche presenti, il Sonos 2000 ed il Sonos 1000, che ora sono in perfetto stato di funzionamento.
In luglio il Sig. Alem Demoz, con l’aiuto della dott.ssa Bortolot e della Prof.ssa Milanesi, ha provveduto all’invio del container contenente le apparecchiature del laboratorio di emodinamica ed il materiale edilizio necessario, di difficile reperimento in Eritrea, come i pannelli piombati per rivestire internamente i muri della sala angiografica. Il container è stato spedito il 19 luglio da Venezia ed è giunto a Massawa il 13 agosto ed ad Asmara verso la fine di agosto.
Dal 23 al 30 agosto, è stato poi fatto lo screening dei pazienti candidabili all’intervento chirurgico o alla correzione interventistica, in corso di cateterismo cardiaco. In realtà in agosto era programmato anche l’invio di due tecnici Philips, che avrebbero dovuto installare il laboratorio di emodinamica, nella sede che avrebbe dovuto essere ormai edificata per quella data, ma all’arrivo dei medici italiani erano in pratica solo iniziati gli scavi per porre le fondamenta della costruzione.
Così, la Prof.ssa Milanesi, la dott.ssa Alessandra Grison ed il dott. Maschietto, hanno potuto solo valutare 193 bambini provenienti da tutta l’Eritrea e fra questi ne hanno individuati una trentina, che necessitavano di correzione chirurgica o di procedura interventistica.
Parte di questi bambini è stata operata dal Prof Andreas Urban e dall’equipe di Hammer Forum che si è recata ad Asmara nelle due settimane dal 25 ottobre al 7 novembre.
Dall’8 al 16 novembre si è svolta la missione chirurgica dell’ Azienda Ospedaliera di Padova. Quest’anno lo scopo principale dei partecipanti era l’insegnamento sia pratico che teorico, rivolto a medici, infermieri, tecnici, specializzandi in pediatria e studenti del 4°, 5°e 6° anno della Facoltà di Medicina.
Nove bambini sono stati sottoposti a correzione chirurgica, la maggior parte affetti da malformazioni complesse (2 tetralogie di Fallot, 1 trasposizione delle grandi arterie, 2 difetti interventricolari con stenosi subaortica, 2 difetti interventricolari con ipertensione polmonare, 1 dotto di Botallo ed 1 difetto interventricolare con pervietà del dotto di Botallo ed ipertensione polmonare, sottoposto ad intervento palliativo di legatura del dotto e bendaggio polmonare).
Uno di questi piccoli pazienti, una bambina di circa un anno affetta da trasposizione delle grandi arterie, “vispissima” e socievole, ma destinata ad una breve sopravvivenza, è stata sottoposta ad un delicato intervento di switch arterioso, che ha corretto completamente la sua malformazione, ridandole la speranza e la promessa di una vita con un cuore normale. Riteniamo che sia la prima volta che questo intervento, particolarmente complesso, sia stato effettuato in nord Africa e ci rende particolarmente orgogliosi che il felice esito in questa piccola abbia premiato la dedizione, e la serietà della nostra equipe. Molti elogi ci sono pervenuti da parte del Ministro della Sanità Dr. Saleh Meky e dal suo collaboratore Dr. Michael Glebrehiwet, anche in seguito alla visita di saluto al bimbo ed ai genitori da parte del Presidente dell’Eritrea, al momento del suo trasferimento dalla terapia intensiva al reparto.
Durante la nostra permanenza la tempestività dei nostri anestesisti, il dott. Giorgio Pittarello e dott.ssa Silvia Tramarin, ha inoltre salvato la vita e l’integrità neuorologica di Elsa, una bambina di 12 anni, giunta in pronto soccorso dell’Ospedale Orotta in preda a convulsioni generalizzate conseguenti ad un grave insulto atossico cerebrale accidentale. Intubata, ventilata, sedata con dosi massicce di farmaci sedativi, la ragazzina ha potuto superare il periodo critico della sua sofferenza cerebrale. Nei giorni successivi si è risvegliata come da un sogno, senza ricordare quale fosse stata la causa che l’aveva portata in quella situazione critica, ed infinitamente riconoscente a Giorgio e Silvia, che le avevano permesso di risvegliarsi neurologicamente integra. L’euforia che ha colto tutti noi per il brillante esito, è stata velata dalla tristezza della consapevolezza che solo il caso aveva permesso ad Elsa di poter essere assistita adeguatamente. Se l’incidente fosse accaduto in un diverso periodo dell’anno, nessuno dei medici eritrei presenti avrebbe avuto la preparazione e gli strumenti necessari ad assisterla. Deve farci riflettere il pensiero che una parte della popolazione mondiale non può ricevere cure adeguate, non solo per condizioni complesse come molte malformazioni cardiache, ma anche in caso di una banale incidente domestico!
Ritornando allo scopo primario della missione, i nostri tecnici ed infermieri non solo hanno svolto lezioni teoriche e pratiche, ma hanno anche preparato un manuale riguardante l’aspetto infermieristico dell’assistenza ai bambini con cardiopatia congenita che aiuti i colleghi eritrei nel loro iter formativo. I risultati si sono già visti durante questa nostra breve permanenza. Il coinvolgimento del personale locale è stato più attivo e responsabile che in passato, facendo veramente sperare bene per il futuro.
Durante un colloquio con il Prof. Stellin, la Sig.ra Mussolin Merigliano e la Prof.ssa Milanesi, il Ministro della Salute dott. Saleh Meki ha ribadito il suo proposito di investire in giovani infermieri, tecnici e medici che possano in futuro completare la loro formazione con stage in Italia per divenire i cardiochirurghi, perfusionisti, intensivisti, anestesisti, tecnici ed infermieri di terapia intensiva, cardiologi interventisti ecc, che renderanno, nell’arco dei prossimi 10 anni, il centro di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica di Asmara indipendente.
Primo passo di questo programma è il prossimo arrivo a Padova della dott.ssa Tsegereda, che frequenterà il Master in Pediatria con indirizzo in cardiologia pediatrica, finanziata per viaggio e soggiorno dal Progetto Regionale e per l’iscrizione al Master dall’Associazione “Un Cuore Un Mondo – Padova” Onlus. La sua frequenza inizierà nel Febbraio p.v.. In collaborazione con le autorità eritree stabiliremo poi le successive priorità, per portare avanti il programma di insegnamento.
Quindi possiamo concludere che il progetto Elias è più che mai “vitale” e sta dando frutti che forse neppure potevamo immaginare quando lo abbiamo intrapreso nel 2004.
Cogliamo l’occasione per fare a Voi e famiglia i migliori Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.