Karim a 12 ans et il a commencé à pratiquer l’Aikido il y a 2 ans, et dire que l’on avait mis une croix sur les arts martiaux.
Karim naît avec une cardiopathie congénitale: tétralogie de Fallot avec atrésie de l’artère pulmonaire. Il a été operé à la naissance par le Professeur Stellin, lequel en répondant à nos préoccupations pendant la grossesse, nous avait rassuré sur le fait qu’il aurait joué et fait du sport comme tous les autres enfants.
Lorsque Karim était petit, le pédiatre nous avait refusé l’autorisation pour les sports de combat. Donc Karim a frequenté une salle de sport pour quelques temps juste pour faire de la gymnastique.
Jusqu’à ce que, lors d’un contrôle à Padova, la cardiologue nous a dit que certainement il pauvait pratiquer l’Aikido et qu’elle l’aurait écrit sur son rapport médical à l’attention du pédiatre.
L’Aikido a fait prendre conscience à Karim de son corps et de son énergie intérieure. Le fait que c’est un sport de défense avant d’être un sport d’attaque dégage une énergie positive en aidant qui le pratique à avoir confiance en soi et en ses moyens.
Comme l’explique le terme Aikido lui-même, qui est formé des paroles “Ai”, armonie, “Ki”, énergie vitale et “Do”, chemin.
Le fondateur de cette discipline ambitionnait à transmettre le concept d’utiliser l’énergie vitale de la nature qui nous conduit sur le chemin de l’armonie.
Karim ha 12 anni e il suo incontro con l’Aikido è avvenuto due anni fa.
E pensare che per anni abbiamo messo una croce sopra alle arti marziali. Karim nasce con una cardiopatia congenita nota come Tetralogia di Fallot, nella sua forma severa ovvero con atresia dell’arteria polmonare. Operato alla nascita dal Prof. Stellin il quale, rispondendo alle nostre domande e ansie ancora in gravidanza, ci disse che il nostro bambino avrebbe giocato e fatto sport come tutti gli altri.
Quando Karim era piccolo però il medico di base ci aveva espressamente invitati a non chiedere il nulla osta per sport di combattimento perché non lo avrebbe rilasciato. Così Karim si è annoiato per qualche anno in attività-base in palestra, senza un reale coinvolgimento e senza risultati concreti. Fino a che, durante un controllo periodico a Padova, la cardiologa di riferimento ci disse che certamente avrebbe potuto ad esempio praticare Aikido e che lo avrebbe scritto nella relazione della visita in modo che il pediatra fosse a conoscenza del loro benestare.
L’Aikido ha portato a Karim consapevolezza del suo corpo, della sua energia, ma anche attenzione agli altri sia in termini di persone che di eventuali “avversari”. La cosa migliore di questo sport è che è una difesa, non un attacco. Per cui non sprigiona energia negativa ma aiuta ad avere fiducia in sè e nei propri mezzi.
In linea generale, lo spiega lo stesso termine Aikido, che è formato dalle parole “ai”, armonia, “ki”, energia vitale, “do”, cammino. Il fondatore di questa disciplina ambiva a trasmettere il concetto di utilizzare l’energia vitale della natura che ci conduce nel cammino per raggiungere l’armonia.
Vi diamo appuntamento al mese prossimo, arrivederci!